Saturno, oltre gli anelli

Saturno e i suoi satelliti (da sinistra in senso orario) Encelado, Teti, Mimas e Dione. Al momento della ripresa, il gigante gassoso si trovava a una distanza di un milardo e 328 milioni di km dalla Terra

La fotografia mostra Saturno, il secondo pianeta più grande del nostro sistema solare, noto per i suoi spettacolari anelli. Saturno appare come un disco giallo, con le sue bande di nubi leggermente visibili. I suoi anelli, composti da frammenti di ghiaccio e roccia, si estendono attorno al pianeta, creando un effetto di straordinaria bellezza.
Intorno a Saturno, evidenziati in risalto, è possibile notare quattro dei suoi satelliti maggiori Encelado, Teti, Mimas e Dione. Questi satelliti appaiono come piccole sfere luminose o punti accanto al pianeta, aggiungendo profondità e interesse alla composizione della fotografia.
Teti e Dione, che nella fotografia appaiono più luminosi, sono grandi circa un terzo della Luna, mentre Encelado e Mimas hanno dimensioni di circa un decimo del nostro satellite naturale.

Luogo dello scatto

Lanciano (CH), 26 Agosto 2023, ore 01:30

Informazioni tecniche della ripresa

Telescopio Meade LX200 ACF 10"
Ripresa con camera a colori ZWO ASI 224mc
Barlow Meade 2x con correttore di dispersione atmosferica ZWL
Elaborazione Autostakkert!4, WinJUPOS, PixInsight

Almanacco di oggi 21/12/2024 per il centro Italia

Il Sole: sorge alle 07:29:16 e tramonta alle 16:34:32
La Luna si leva alle 23:03:49 e cala alle 11:34:33
Percentuale attuale della Luna calante: 62.8%

CATEGORIA: Pianeti

Storicamente e astronomicamente, i pianeti sono stati oggetto di grande interesse e osservazione fin dall'antichità. Sin dalle prime civiltà umane, come gli antichi Babilonesi e gli Egizi, i pianeti sono stati osservati nel cielo notturno e associati a divinità e fenomeni celesti. Essi si muovevano in maniera apparentemente erratica rispetto alle stelle fisse, distinguendosi per il loro movimento retrogrado, motivo per cui furono chiamati "planetes" dai Greci, che significa "vagabondo".
Gli antichi astronomi, come Tolomeo e Copernico, svilupparono modelli per spiegare i movimenti dei pianeti, e queste osservazioni contribuirono alla comprensione dell'ordine del sistema solare. Nel XVII secolo, le osservazioni di Galileo Galilei con il telescopio confermarono che i pianeti erano corpi celesti simili alla Terra e orbitavano attorno al Sole.
Con l'avanzare della tecnologia, le osservazioni e le missioni spaziali hanno rivelato dettagli sempre più precisi sui pianeti del sistema solare e su quelli al di fuori di esso. Abbiamo scoperto che i pianeti sono corpi celesti molto diversi tra loro: abbiamo pianeti rocciosi come Mercurio, Venere, la Terra e Marte, giganti gassosi come Giove e Saturno, e pianeti ghiacciati come Urano e Nettuno. Ogni pianeta ha caratteristiche uniche, come atmosfera, temperatura, dimensioni, lune e geologia.
Oggi, la nostra comprensione dei pianeti è profonda e in continua evoluzione, grazie a osservazioni da terra, telescopi spaziali e missioni interplanetarie. Studiare i pianeti ci offre non solo una visione più chiara del nostro sistema solare, ma anche una finestra su come si sono formati e come potrebbero evolvere in futuro.