L’inquinamento luminoso è un fenomeno causato dall’eccessiva o inadeguata illuminazione artificiale, che crea un aumento diffuso e indesiderato della luce nell’atmosfera notturna. In Italia, come in molte altre regioni densamente popolate, l’inquinamento luminoso è un problema diffuso e può avere vari impatti negativi.
Effetti sulla visibilità celeste: L’eccesso di illuminazione artificiale può ridurre significativamente la visibilità del cielo notturno, impedendo l’osservazione chiara delle stelle, dei pianeti e di altri oggetti celesti. Questo impatta negativamente sia gli astrofili che gli astronomi professionisti.
Impatti sulla salute umana e ambientale: L’eccessiva luce notturna può disturbare il ritmo circadiano umano, influenzando il sonno e la salute generale. Inoltre, può avere effetti negativi sulla flora e sulla fauna, disturbando i cicli naturali di luce e oscurità.
Consumo energetico: Un’illuminazione eccessiva o mal progettata può comportare un consumo energetico più elevato e un aumento delle emissioni di gas serra, contribuendo agli impatti ambientali legati al cambiamento climatico; i consumi energetici provocano poi un incremento diretto dei costi economici.
Per mitigare l’inquinamento luminoso, molte città e regioni in Italia stanno adottando misure come l’installazione di illuminazione a basso consumo energetico, l’orientamento corretto delle luci e l’uso di dispositivi di schermatura. Inoltre, la sensibilizzazione pubblica è stata fondamentale per promuovere una gestione più responsabile e sostenibile dell’illuminazione notturna.
Il Gruppo Astrofili Frentani dopo anni di attenzione sull’argomento, grazie alla collaborazione di tutti i gruppi astrofili abruzzesi, a far approvare la legge regionale 12/2005: “Misure urgenti per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico”.
Ecco qui riportato il testo della legge regionale con le ultime modifiche e integrazioni: